Sono due e appartengono alla squadra dei tecnici gli assessori che entro il mese di dicembre dovranno dire addio all’amministrazione comunale di Salerno, a meno di un anno dalla loro nomina. Nei giorni scorsi, l’ennesimo summit tra il sindaco Vincenzo Napoli e il suo staff per fare il punto della situazione prima della decisione definitiva e, di conseguenza, del rimpasto tanto atteso, soprattutto a Palazzo Santa Lucia. Una scelta dettata, infatti, dalla volontà del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, complice anche la sconfitta elettorale alle elezioni Politiche: dagli assessori, infatti, nessun impegno particolare per tentare di portare alla vittoria il centrosinistra, perdendo altri consensi nel capoluogo di provincia. Sull’uscio sicuramente l’assessore alla Sicurezza Claudio Tringali mentre sul collega c’è ancora riserva: lo staff del primo cittadino è spaccato tra chi vorrebbe tenerlo e chi, invece, vorrebbe cacciarlo per rifare una giunta (quasi) totalmente politica perchè, così facendo, solo un tecnico si salverebbe. Al momento, la decisione sembra essere presa e dovrà essere ufficializzata nelle prossime settimane. Scoglio da superare resta Dario Loffredo, tornato alla carica per chiedere un posto in giunta e il ruolo di vice, occupando così la “poltrona” di Paky Memoli che oggi ricopre anche la carica di assessore alle Pari Opportunità, ruolo che svolge egregiamente grazie alla sua sensibilità e al suo impegno anche nel terzo settore. L’attuale presidente del Consiglio, infatti, è stato il consigliere più votato alle scorse elezioni e da tempo reclama un posto in giunta, scontrandosi con la maggioranza Napoli che ha più volte chiesto di temporeggiare, magari in silenzio, senza dare troppo adito alle polemiche. Il sindaco, complice l’inchiesta della Procura di Salerno e lo scandalo che ha coinvolto la candidata Alessandra Francese, aveva scelto di non favorire l’ingresso in giunta dei Progressisti per Salerno. Oggi, la situazione si è calmata e il sindaco sta pensando di “premiare” uno dei Progressisti perchè, è chiaro, non può non tener conto del risultato ottenuto da quella che oggi è la prima lista a sostegno di Vincenzo Napoli e che ha contribuito alla riconferma del primo cittadino. Loffredo, però, non è l’unico a voler entrare nell’esecutivo: ci sono, infatti, Rocco Galdi, Fabio Polverino e Antonio Fiore che attendono un assessorato. Da assegnare, oggi, resta la delega allo Sport ma ci sarebbe anche la cultura, affidata ad Ermanno Guerra, ex consigliere di maggioranza rientrato a Palazzo di Città come esterno. Tra Guerra e il sindaco non ci sarebbe più quell’affinità iniziale, complice le difficoltà economiche dell’ente che non permettono di realizzare eventi e di dover fare rinunce importanti. Troppi persone da accontentare per un solo posto in giunta ma, per ora, la priorità restano le elezioni provinciale e solo successivamente, entro la fine di dicembre, si potrebbe mettere in atto il rimpasto, atteso ormai da diversi mesi. L’ultima parola, ovviamente, spetta al presidente della Regione Campania, particolarmente deluso dalla giunta Napoli e sempre più propenso a cambiare le carte in tavola per provare a riconquistare il consenso nella sua città.