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Salerno, stabile pericolante via Ligea, “le crepe da 30 anni” 

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Crepe e fessure negli appartamenti, i condomini non erano mai riusciti a trovare un accordo e i lavori sono stati puntualmente rinviati. Almeno fino a venerdì sera quando sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno disposto lo sgombero dal palazzo di via Ligea, civico 64, degli otto nuclei familiari, proprio in seguito ad un quadro fessurativo ritenuto preoccupante dai caschi rossi. Alcune delle famiglie dello stabile proprio non volevano lasciare l’appartamento ma non vi era altra soluzione. È stato l’amministratore del condominio a chiedere un sopralluogo per verificare lo status della struttura da parte dei dirigenti tecnici. Venerdì, sul posto è giunto anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e gli assessori Michele Brigante, Paola de Roberto e Claudio Tringali. Immediato l’intervento dell’amministrazione comunale che, con il Settore Politiche Sociali, ha provveduto a trovare pronta ospitalità, in una struttura alberghiera cittadina, per quindici persone che ne hanno fatto richiesta. Le persone sono state ospitate dal Polo Nautico, struttura alberghiera della zona orientale, nel quartiere di Pastena. Costretti a lasciare l’appartamento in emergenza, ieri mattina alcuni condomini sono ritornati presso l’appartamento per recuperare almeno l’abbigliamento e oggetti di valore, in attesa di una decisione definitiva che dovrà essere assunta dai tecnici, in virtù della relazione presentata dai vigili del Fuoco dopo le verifiche del caso. Secondo alcuni residenti del civico 64 le crepe ritenute pericolose sono presenti da almeno 30 anni e dunque, a loro dire, non si comprende la necessità di lasciare l’appartamento. Solo tra dieci giorni si potranno valutare i danni dello stabile. Nel frattempo, gli assistenti sociali sono già a lavoro per valutare le situazioni dei singoli nuclei familiari. “Il tecnico intervenuto in prima battuta ha dato un tempo preliminare di sette-dieci giorni per avere i primi riscontri sulla gravità della situazione ma naturalmente noi confidiamo che si possa capire prima”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Paola De Roberto. “Molti condomini sono proprietari della casa e vogliono ovviamente tornare, come giusto che sia – ha aggiunto l’assessore De Roberto – Sono case antiche, chiaramente soggette a sollecitazioni, lì c’è il viadotto, ci sono tante situazioni che vanno verificate dai tecnici competenti che poi relazioneranno in merito”.
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