Tra queste, si registra l’intervento del presidente del consiglio comunale, Dario Loffredo, che lancia una serie di proposte. “Mi arrivano da più parti segnalazioni relative alla crisi che anche la città di Salerno pare stia attraversando rispetto al periodo d’oro vissuto dal by night negli anni Novanta – sottolinea – Salerno è cresciuta, ma se vuole essere al passo con i tempi e confrontarsi con l’offerta di altre città deve fare necessariamente uno scatto che deve vederci tutti protagonisti.
Come amministrazione dovremmo lavorare a un nuovo regolamento che disciplini l’intrattenimento musicale nei locali notturni, partendo da una considerazione: la musica non è e non deve essere rumore, ma una forma d’arte. Occorre incentivare bar e ristoranti ad accogliere eventi live, in modo da consentire anche a tanti giovani del territorio di potersi esprimere e di avere nuovamente una vetrina.
Questo, naturalmente, non significa totale anarchia. Sono fondamentali regole serie che devono essere rispettate scrupolosamente, così come avviene in tanti altri luoghi d’Italia, d’Europa e del mondo, dove la cultura musicale è tenuta in forte considerazione anche fuori dai teatri”.
Sul tema movida, alte sono le aspettative per piazza della Libertà, “ma non possiamo immaginare che Salerno abbia una sola terrazza sul mare. Anzi, dovremmo incentivare, come più volte ho sostenuto, l’apertura di chalet che sappiano rendere maggiormente attrattiva la passeggiata sul lungomare.
Come? Attraverso una sinergia pubblico-privato che sia in grado di richiamare in città imprenditori seri e motivati. Questo vale anche per la valorizzazione di alcuni beni che hanno un grande valore storico e artistico o sono collocati in zone strategiche della città. Penso a Palazzo Fruscione, che deve vivere tutto l’anno e non solo in occasione di mostre ed eventi; alla struttura dell’ex Salid, che potrebbe diventare un luogo di aggregazione per 365 giorni l’anno; alla Sala Pasolini, location ideale per i giovani; all’Augusteo, che non può accogliere i salernitani solo in occasione dei saggi di danza, all’Auditorium, ormai completato da anni ma ancora a porte chiuse per il quale serve urgentemente un bando per l’affidamento della sua gestione.
E poi – aggiunge – è fondamentale interloquire con la Regione Campania affinché il Forte La Carnale torni a essere uno dei punti di forza della città, con incontri di qualità e magari un ristorante stellato. E aprire un dialogo con la Provincia affinché anche il castello Arechi sia attivo tutto l’anno ed inserito nell’offerta cittadina nel migliore dei modi”.
Operazioni, spiega Loffredo, fattibili “se riusciremo a creare condizioni agevolate per i privati, ai quali però dobbiamo offrire una città sicura e pulita. Solo così potremmo richiamare brand importanti. Quindi è necessario accelerare sul concorso per assumere nuovi vigili urbani ed impegnarci tutti affinché Salerno sia pulita sempre in ogni suo angolo”.
Loffredo sottoporrà le sue idee al sindaco Vincenzo Napoli, “convinto che con un lavoro di squadra, insieme a tutti i colleghi della giunta e del consiglio municipale, riusciremo a realizzare questi progetti a e migliorare, ancora di più, la qualità della vita di salernitani e turisti”.
I tempi sono cambiati,le persone….anche se inconsapevoli,sono cambiate,il pensiero e cambiato, nonostante gli sforzi a voler rimanere nello stile di vita di 3 anni fa,….non ci si riesce,il virus,poi la crisi economica,hanno generato un malcontento profondo.
La gente e intimorita, preoccupata e in affanno,la movida degli anni passati,resterà solo un dolce ricordo.
Ma se il costo della vista per una famiglia media è aumentato del 30…40 x 100 quale strategia può rilanciare la movida che per lo più è popolata ed alimentata da giovani che gravano sul bilancio familiare?
il sangue dalla rapa non esce
Il problema sono i soldi,ancora non ci siete arrivati,qui è aumentato tutto o paghi gas luce immondizia o vai a divertirti.
Sono trent’anni in cui non avete fatto niente e avete ammazzato la città!!! Ora Loffredo, già assessore al ramo, ha il coraggio di dire che Salerno “pare” stia attraversando una crisi rispetto agli anni d’oro!!! Quali sarebbero questi anni d’oro dovrebbe spiegarlo ai salernitani. In questa città tutto è chiuso, nessun luogo è accessibile. Alla sala Pasolini sono state ristrutturate le facciate, perchè si dovevano spendere alcune centinaia di migliaia di euro, e resta chiusa. L’augusteo si è aperto solo per le vaccinazioni COVID!! L’auditorium è chiuso e non si sa a che cosa dovrebbe servire. La Carnale resta chiusa. Tutto è chiuso!!! Di eventi culturali neanche a parlarne, perchè la parola “cultura” è sconosciuta alle amministrazioni! Per quale motivo la gente dovrebbe venire in questa città a trascorrere qualche ora?
La colpa e di noi Salernitani
Che per rispetto di De Luca l’unico economista e stratega che abbia avuto Salerno(naturalmente l’ultima)
Abbiamo lasciato questi poveracci, che non sono cattivi, ma mi fanno tenerezza
Dopo 10 anni di agonia, inarrestabile della città
che un dipendente del comune , venga a dirmi il suo piano di salvezza
Mi viene voglia di piangere
Sono fondamentali regole serie che devono essere rispettate scrupolosamente,,,,sono parole del funzionario. Chiedo, per un amico…. ma regole serie come quelle che hanno permesso l’appropriazione indiscriminata degli spazi pubblici con sedie e tavolini? da parte dei gestori? Sul Corso fra poco non si potra’ piu’ camminare due persone alla volta tanto e’ stato ristretto, vicoli pubblici totalmente ostruiti. Chiedo…sempre per lo stesso amico….ma dove abita chi preposto ci sono locali pubblici, bar o affini che poi, eventualmente, sempre ovviamente rispettando scrupolosamente le regole, potranno fare anche musica??
Amico caro, Loffredo non è un dipendente del comune, è un politico, un “amministratore” che TU, ammiratore di De Luca, hai votato! E questo ti meriti!
X Salerno 17:43
Per come scrivi e per la stima che riponi in Papino, il Grande Bluff, devi essere sicuramente una sfravecatura che è stata assunta nelle partecipate con il giochino delle agenzie interinali…..