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Movida in agonia a Salerno, Loffredo: “Ecco come restituire appeal al nostro by night”

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Il reportage di salernonotizie.it tra le piazze, le strade, i vicoli e i locali della Movida di Salerno, che ha evidenziato venerdì scorso, 14 ottobre, la crisi di un fenomeno che ha trainato l’economica cittadina negli anni scorsi, ha suscitato un dibattito e delle reazioni.

Tra queste, si registra l’intervento del presidente del consiglio comunale, Dario Loffredo, che lancia una serie di proposte. “Mi arrivano da più parti segnalazioni relative alla crisi che anche la città di Salerno pare stia attraversando rispetto al periodo d’oro vissuto dal by night negli anni Novanta – sottolinea – Salerno è cresciuta, ma se vuole essere al passo con i tempi e confrontarsi con l’offerta di altre città deve fare necessariamente uno scatto che deve vederci tutti protagonisti.

Come amministrazione dovremmo lavorare a un nuovo regolamento che disciplini l’intrattenimento musicale nei locali notturni, partendo da una considerazione: la musica non è e non deve essere rumore, ma una forma d’arte. Occorre incentivare bar e ristoranti ad accogliere eventi live, in modo da consentire anche a tanti giovani del territorio di potersi esprimere e di avere nuovamente una vetrina.

Questo, naturalmente, non significa totale anarchia. Sono fondamentali regole serie che devono essere rispettate scrupolosamente, così come avviene in tanti altri luoghi d’Italia, d’Europa e del mondo, dove la cultura musicale è tenuta in forte considerazione anche fuori dai teatri”.

Sul tema movida, alte sono le aspettative per piazza della Libertà, “ma non possiamo immaginare che Salerno abbia una sola terrazza sul mare. Anzi, dovremmo incentivare, come più volte ho sostenuto, l’apertura di chalet che sappiano rendere maggiormente attrattiva la passeggiata sul lungomare.

Come? Attraverso una sinergia pubblico-privato che sia in grado di richiamare in città imprenditori seri e motivati. Questo vale anche per la valorizzazione di alcuni beni che hanno un grande valore storico e artistico o sono collocati in zone strategiche della città. Penso a Palazzo Fruscione, che deve vivere tutto l’anno e non solo in occasione di mostre ed eventi; alla struttura dell’ex Salid, che potrebbe diventare un luogo di aggregazione per 365 giorni l’anno; alla Sala Pasolini, location ideale per i giovani; all’Augusteo, che non può accogliere i salernitani solo in occasione dei saggi di danza, all’Auditorium, ormai completato da anni ma ancora a porte chiuse per il quale serve urgentemente un bando per l’affidamento della sua gestione.

E poi – aggiunge – è fondamentale interloquire con la Regione Campania affinché il Forte La Carnale torni a essere uno dei punti di forza della città, con incontri di qualità e magari un ristorante stellato. E aprire un dialogo con la Provincia affinché anche il castello Arechi sia attivo tutto l’anno ed inserito nell’offerta cittadina nel migliore dei modi”.

Operazioni, spiega Loffredo, fattibili “se riusciremo a creare condizioni agevolate per i privati, ai quali però dobbiamo offrire una città sicura e pulita. Solo così potremmo richiamare brand importanti. Quindi è necessario accelerare sul concorso per assumere nuovi vigili urbani ed impegnarci tutti affinché Salerno sia pulita sempre in ogni suo angolo”.

Loffredo sottoporrà le sue idee al sindaco Vincenzo Napoli, “convinto che con un lavoro di squadra, insieme a tutti i colleghi della giunta e del consiglio municipale, riusciremo a realizzare questi progetti a e migliorare, ancora di più, la qualità della vita di salernitani e turisti”.

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