Il presidente Denis Masetti, dopo aver illustrato la crescita di BFC Media, ha ricordato – come riporta il sito web specializzato primaonline.it – le tappe fondamentali de L’Espresso Media, la newco costituita con lo scopo di acquisire e gestire gli asset editoriali de L’Espresso: percorso partito nel febbraio scorso quando è stata costituita la società L’espresso Media, controllata al 51% da BFC Media e partecipata al 49% da Idi, la family office di Danilo Iervolino, che ha acquisito dal Gruppo Gedi (controllato da Exor) le attività editoriali del settimanale L’Espresso, del periodico Le Guide de L’Espresso e delle relative attività digitali. Un’acquisizione conclusa, dopo una lunga trattativa, a giugno 2022.
La nuova gestione di L’Espresso Media è iniziata il giorno 1 luglio 2022 sotto la direzione di Lirio Abbate.
Dal 15 gennaio quindi L’Espresso cambia volto. Il settimanale fondato da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari 67 anni fa, ha annunciato un nuovo sistema multimediale con un linguaggio che il direttore Abbate promette essere “inclusivo” in una nuova rivista che “scompagina la sua foliazione, con un progetto grafico che punta sulle immagini: grandi ed esclusive, firmate spesso da grandi fotografi”.
Le fotografie non saranno “soltanto un corredo al testo, ma un vero e proprio racconto”. A partire dalla copertina che “avrà una foto aperta, e metteremo in risalto i giornalisti, che ci mettono la faccia con la loro autorevolezza”. All’interno ci sarà una “impaginazione più pulita” e “una sola immagine, e grande”.
“Miriamo, nel prossimo anno, a un milione di abbonamenti online, puntando anche sul B2B”. Ha annunciato l’editore di Bfc Media e L’Espresso, Danilo Iervolino. “Saremo – ha spiegato – il primo ‘Netzine’, network e magazine, in una community su cui si può dibattere: ci sarà una partecipazione degli utenti per approfondire e discutere i contenuti con i giornalisti”.