All’incontro con i giornalisti partecipano lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’infettivologo Massimo Galli, il presidente della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) e direttore della Cardiologia della Sapienza di Roma Massimo Volpe, il responsabile delle politiche del farmaco della Regione Campania Ugo Trama e l’assessore del Comune di Napoli alla salute Enzo Santagada.
Le cause delle manifestazioni del long-covid non sono ancora completamente definite, tuttavia un’ipotesi accreditata per le manifestazioni cardiovascolari suggerisce che esse siano correlate al persistere di una condizione di disfunzione endoteliale (il tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, dei vasi linfatici e del cuore). Inoltre, il long covid è un complesso ambito di condizioni diverse per le quali non può essere esclusa una patogenesi multifattoriale, come afferma il professor Galli.
Sulla base di queste considerazioni, lo scrittore De Giovanni racconterà la propria esperienza personale. Lui che nei mesi scorsi ha prima contratto il virus e poco tempo dopo è stato colpito da infarto.
Il percorso per l’individuazione di trattamenti specifici per il long covid è ancora lungo. Una prima, significativa risposta è già arrivata con uno studio condotto su 1.390 pazienti recentemente pubblicato sulla rivista Pharmacological Research, che ha dimostrato l’efficacia della terapia a base di L-Arginina e Vitamina C liposomiale nel migliorare i sintomi del long Covid. Una ricerca coordinata dal professor Bruno Trimarco e realizzata dal Consorzio Itme, creato dalla Federico II, con l’Albert Einstein Institute of Medicine di New York con il professor Gaetano Santulli, cardiologo esperto di endotelio e il supporto di Damor, storica azienda farmaceutica italiana.
(ANSA).