“L’ultimo Contratto nazionale di lavoro ha introdotto per la prima volta la partecipazione a livello aziendale, su temi relativi all’innovazione, al miglioramento continuo, all’organizzazione del lavoro, a sviluppare progetti specifici. Per essere attivata la sperimentazione deve essere implementata su esplicita volontà della Rsu e dell’azienda, definendo uno specifico “protocollo sulla partecipazione” dove precisare numero e nomina dei componenti, compiti e ambiti, modalità di funzionamento.
La partecipazione definita nell’ambito della contrattazione aziendale consente di usufruire ulteriore vantaggio agevolativo nell’ambito della tassazione dei premi di risultato. Come Fim abbiamo già sperimentato anche forme di premio di risultato collegate agli obiettivi di miglioramento definiti dai gruppi e team di partecipazione formazione, ambiente, sicurezza, salute ed economia circolare”, ha detto Vincenzo Ferrara, segretario generale della Fim Cisl Salerno provinciale.
Un concetto poi ribadito da Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim Cisl. “Oltre ad ottenere un sistema di recupero salariale dell’inflazione automatico ogni mese di giugno, abbiamo riscritto completamente a livello nazionale l’inquadramento professionale che identificheranno i lavoratori all’interno delle aziende valorizzando la professionalità – ha detto -.
Siamo partiti dai bisogni reali dei lavoratori e dalla loro analisi, cambiando radicalmente un piano mai realmente modificato dal 1974. Per farlo siamo partiti da nuovi criteri professionali che finora non erano mai stati palesi. Non più solo competenze tecniche, ma anche tanti nuovi indicatori che rivoluzionano l’idea del lavoratore in azienda, tant’è che sono stati scritti da zero tutte le declaratorie del caso – ha detto Uliano -.
Si da ora la giusta importanza alle competenze trasversali, così come a valori importanti come polivalenza e poli-funzionalità. A questo è seguito un nuovo metodo di inquadramento, che ha visto la cancellazione del primo livello aprendo la strada a sperimentazione di percorsi professionali e al riconoscimento degli specifici ruoli in relazione all’organizzazione del lavoro e alla possibilità a contrattare salario legato alla professionalità .
Il nuovo contratto nazionale è uno strumento prodotto per i territori, che deve essere calato e applicato nelle aziende. Sta a noi come sindacalisti e lavoratori segnalare all’interno dei posti di lavoro le opportunità che possono nascere, sia per gli operai che per le stesse aziende”, migliorando aspetti salariali e dei diritti.