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Immersione fatale, addio Nicola. Tanti i messaggi per il sub 55enne

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Si sente male durante l’immersione.  Per Nicola Persico 55enne salernitano che ieri (sabato 22 ottobre 2022) si trovava insieme ad alcuni compagni sub a Gardone Riviera per un’immersione di esercitazione.

La vittima Nicola Persico, munito di bombole, stava facendo un’immersione nelle acque antistanti la spiaggia dell’ex Casinò quando, questa è l’ipotesi maggiormente accreditata, ha accusato un malore. Chi era con lui ha subito capito che qualcosa non andava, così lo hanno fatto riemergere per poi portarlo sulla spiaggia e praticargli le prime manovre di rianimazione in attesa dei soccorsi.

Nel giro di poco tempo ad intervenire sul posto l’ambulanza del gruppo Volontari del Garda e un’auto medica. Ad lazarsi in volo da Brescia anche l’elisoccorso. Ad essere allertata anche la Guardia Costiera che ha fatto giungere sul posto una motovedetta e i carabinieri della Compagnia di Salò i quali stanno ricostruendo quanto è accaduto. Come confermato dai soccorritori giunti sul posto, le condizioni dell’uomo sono apparse subito molto gravi, dopo qualche ora dall’arrivo agli Spedali Civili di Brescia, purtroppo, l’uomo è spirato.

Tanti i messaggi di cordoglio per Nicola. Questo il ricordo del giornalista salernitano Gabriele Bojano sui social: Sono profondamente colpito e addolorato per l’improvvisa scomparsa di Nicola Persico, che ieri si è sentito male sul lago di Garda durante un’immersione. Stavolta la sua grande passione lo ha tradito e non c’è stato niente da fare. Stringo in un forte abbraccio la sorella, la cara Alessandra, la moglie e il figlio.

Nicola mi riporta ai miei anni più felici, quelli della spensieratezza adolescenziale, quando nel parco De Martino organizzavo giochi e tornei e Nicola era tra quelli che partecipavano con entusiasmo. Che bella persona, Nicola. Buono, di una bontà non di facciata, altruista e sempre sorridente.

L’avevo incontrato ad agosto, casualmente, lui ormai viveva da tempo a Brescia e di rado scendeva a Salerno. Ci intrattenemmo a parlare per una buona mezz’ora, di figli, di lavoro, dei comuni amici persi nel vortice del tempo che passa. Mai avrei immaginato che sarebbe stata l’ultima volta…fai buon viaggio, amico mio. E la terra, anzi l’acqua, ti sia lieve

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