Il consumo giornaliero di energia di un frigo – come riporta il sito web ilmeteo.it – da 100 a 240 W ed è facile immaginare quale risparmio di energia potremmo avere nel tempo scegliendo una buona classe energetica per questo elettrodomestico che – lo ricordiamo – rimane acceso 24h al giorno.
Quali sono gli elettrodomestici più energivori che abbiamo in casa? Un posto in alto va indubbiamente al forno elettrico, anche se il consumo è strettamente legato alla temperatura di utilizzo e alla modalità di cottura scelta. Cuocere un alimento in forno statico per un’ora a 180° farà consumare 1 kWh, mentre aumentando la temperatura di appena 20° i consumi saliranno a 1,5 kWh. Se poi scegliamo di utilizzare la modalità “ventilato” potremmo ridurre i tempi di cottura e quindi i consumi energetici forno.
Anche la lavatrice rappresenta uno degli elettrodomestici più energivori tra quelli che tutti abbiamo in casa, e anche in questo caso temperatura e modalità di utilizzo giocano un ruolo fondamentale sul risparmio energetico. Un lavaggio a 40° permetterà di risparmiare fino al 30% di elettricità rispetto a uno con temperatura impostata a 60°, così come evitare il prelavaggio ma scegliere di mettere in pausa l’elettrodomestico dopo l’avvio per tenere i panni in ammollo permette di abbattere i costi energetici del 15% circa.
La lavastoviglie? Sicuramente rispetto al lavaggio a mano questo elettrodomestico indubbiamente molto comodo comporta un consumo energetico, che però viene in gran parte “ripagato” dal risparmio idrico. Basta pensare che per lavare piatti, bicchieri, posate e tegami a mano dopo una cena per 12 persone impiegheremmo 103 litri d’acqua, mentre il nostro affezionato elettrodomestico promette di svolgere il lavoro con appena 15 litri.
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