Qualche compagno di squadra già lo prende in giro, tra chi gli augura “buon pensionamento” e chi lo saluta in lingua madre “Bonjour, mister“. La verità è nel mezzo. Tra le varie ipotesi, godersi quello che ha fatto da calciatore, diventare una sorta di ambasciatore della Salernitana e continuare ad indossare tuta e scarpini oltrepassando la barricata, “Frero” ha scelto la busta C.
Già contro lo Spezia, risolto il contratto da calciatore e firmato il biennale da collaboratore tecnico, Ribery, dopo le lacrime che hanno segnato il suo ultimo giro di campo, proprio in corrispondenza del caloroso omaggio della Curva Sud Siberiano, si è accomodato in panchina in qualità di componente dello staff tecnico.
Il campionissimo transalpino ha accettato la proposta di Davide Nicola, che non aveva nessuna intenzione di rinunciare al suo contributo all’interno dello spogliatoio e, perché no, anche in campo, nella nuova veste. Che a Ribery, costretto suo malgrado a smettere di giocare, sebbene non fosse ancora pronto a dire stop, sembra calzare a pennello. Non appena ce ne sarà la possibilità, è facile immaginare che FR7 si iscriverà al corso.
E si potrà dire che non solo la sua carriera da calciatore è terminata all’ombra dell’Arechi, ma anche che da Salerno partirà la sua nuova sfida: quella di diventare un allenatore e, magari, di raccogliere in panchina altri successi e soddisfazioni.
Per carità grande campione nulla da dire, ma Ribery a Salerno che ha fatto? E allora ai vari Pisano e Di Vaio gli dobbiamo fare una statua d’oro?
ADS, non è la quantità, ma la qualità e il prestigio di un calciatore che ha indossata la nostra casacca. Un calciatore conosciuto e stimato in tutto il mondo calcistico.
Anche Calaió divenne dirigente nella Salernitana dopo un anno… Be un po’ di differenza c’è…