Lo studio mostra il movimento turistico degli italiani nel corso di una festività che da sempre rappresenta una prima tregua dal lavoro dopo il periodo delle ferie estive.
Dei vacanzieri nostrani il 95,9% resta in Italia, mente il 4,1 è andato all’estero. Il 71,5 di coloro che rimarranno nel Belpaese, sono restati nella regione di appartenenza. Chi permane nella Penisola sceglie in primis le località d’arte (25,0%), la montagna (21,7%) e il mare (20,9%); seguono le località termali (5,8%) e il lago (5,0%). Ahinoi, il conflitto in Ucraina ha condizionato le scelte dei viaggiatori, soprattutto in relazione agli effetti del caro energia che ne sono scaturiti.
Per quanti hanno preferito l’estero, le mete più ambite sono le grandi capitali europee (68,2%), le località di mare (13,7%), le grandi capitali extra europee (13,6%) e la montagna (4,5%). La maggioranza degli intervistati (59,5%) ha scelto di andare in vacanza durante questi giorni inseguendo il relax, mentre un consistente 31,2%, probabilmente anche come conseguenza degli aumenti del prezzo dei carburanti, dell’energia e dei beni di prima necessità, ha deciso di utilizzare tale occasione per raggiungere i propri familiari. La casa di parenti e amici è la scelta privilegiata per il 28,6% dei vacanzieri; a seguire l’albergo, residence e villaggi (25,8%), i bed & breakfast (15,4%) e la casa di proprietà (15,2%).
La gran parte ha organizzato la vacanza con largo anticipo. Il 50,3% delle prenotazioni è stato effettuato più di un mese fa, mentre il 46,2% ha prenotato due o tre settimane prima della partenza. Il 36,7% degli intervistati ha prenotato il proprio alloggio contattando direttamente la struttura ricettiva, tramite il sito internet dell’albergo, posta elettronica o telefono.
La durata media del soggiorno è di 3,4 notti trascorse fuori casa. La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 389 euro a persona. La spesa media stimata per i viaggi in Italia (368 euro) risulta assai inferiore a quella per i viaggi all’estero (694 euro). Il giro d’affari complessivo si aggirerà intorno ai 3,45 miliardi di euro con un aumento del 9,2% rispetto al 2021.
La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 32,7% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 22,3% al pernottamento, il 22,8% alle spese di viaggio, il 10,1% allo shopping e il 12,1% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
di Tony Ardito
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