Il 2035, anno in cui l’Ue vieterà le vendite di auto a benzina e diesel, è dietro l’angolo. Paesi e aziende stanno cercando di mettersi in regola con questo cambiamento che pare epocale ma c’è un solo Stato che va in decisa controtendenza rispetto agli altri: è l’Italia.
Se nel resto del Continente le vendite di veicoli elettrici schizzano alle stelle, lo stesso non si può dire per il nostro Paese.
Come evidenzia “Il Sole 24 Ore“, il paragone sembra impietoso: durante il primo semestre 2022 le vendite di auto elettriche pure (Bev) sono crollate del 17,6% in Italia, a fronte di una crescita di quasi il 30% nel complesso dell’Unione Europea. Il trend italiano è persino peggiorato negli ultimi mesi con un -40% a settembre.
L’Italia in sei mesi ha immatricolato poco meno di 25mila Bev contro le 167mila della Germania, le 115mila della Gran Bretagna, le 93mila della Francia e le 40mila della Svezia.
Costano l’ira di dio, la spesa iniziale viene ammortizzata solo dopo anni e anni di utilizzo e sono scomodissime da ricaricare se non hai un garage privato.