Una celebarazione attesa da numerosi tifosi che hanno assistito alla cerimonia, in particolare dai soci del Salerno Club 2010 e da quelli del club “Mai Sola”.
«Oggi è il giorno in cui è più difficile esternare quello che provo dentro», ha affermato il team manager Salvatore Avallone. «È una commemorazione che avremmo voluto si evitasse, specialmente per i quattro ragazzi e per i tanti tifosi che hanno perso la vita, e che hanno sempre amato in terra la nostra Salernitana. È quindi un modo per ricordarli, sapendo che ci sono sempre vicini. Siamo lieti di poter venire qui, dopo due anni di pandemia, per venire a commemorarli».
Avallone ha parlato anche della corsa liberatoria sul prato dell’Olimpico dopo il gol del 3-1 di Dia. «In quella corsa c’è tutto quello che pensano anche tutti i tifosi di Salerno. Ho la fortuna di far parte di questa società e so che dietro c’è tutta la gente di Salerno, e anche tutte le persone che non ci sono più e che ci sostengono anche dall’aldilà».