Mattia a 18 anni ha lasciato il Trentino-Alto-Adige per raggiungere Cava de’ Tirreni e seguire il corso.
“Sono partito dagli scarti prodotti proprio dalle stampanti 3D per progettare e realizzare oggetti di arredo. Lavorando in Medaarch, per la tesi ho realizzato un processo produttivo per riciclare gli scarti prodotti dalle stampanti 3D. Dai rifiuti sono arrivato ad un prodotto finito, utilizzando un processo economico, poco ingombrante e veloce. Il risultato finale è uno sgabello-tavolino realizzato in tre pezzi, con pochi materiali, stampo in acciaio e dal design semplice e funzionale. Il tutto – conclude Mattia Tagliaferri – in ambienti nuovi, innovativi che mi hanno arricchito umanamente e professionalmente”.
Una versione di futuro anche di Venezia con l’acqua alta che è stata possibile progettare “grazie al corso che dà veramente la possibilità ai designer del futuro di poter testare sulla propria pelle cosa significhi progettare, sbagliare, imparare dagli errori e soprattutto – aggiunge Ivan – usare macchinari come le stampanti 3D, esperienze che neanche in ambito universitario si possono affrontare”.
Ivan si dice “felice di aver scelto un percorso così innovativo, diretto da persone altamente professionali. Grazie a Medaarch sono riuscito a maneggiare strumenti di fabbricazione digitale e programmi di design computazionale, che probabilmente diventeranno non solo il futuro ma il prossimo standard nel campo della progettazione”.
- Il corso partirà il 1° dicembre (iscrizioni aperte fino al prossimo 25 novembre) e darà ai partecipanti la possibilità di uno stage in aziende che hanno massima apertura al design innovativo e promuovono il made in Italy.