«Sicuramente bisogna avere dei colloqui con la madre per capire se il suo atteggiamento iniziale, indubbiamente sbagliato, può essere stato dettato da uno stato subconfusionale, con delle scelte e delle affermazioni che a causa della scarsa lucidità che c’era in quel momento non sono risultate oculate.
Come orientamento di fondo i bambini devono sempre crescere con l’affetto materno. L’affidamento a terzi mi spaventa e lo escludo.
Ad ogni modo bisogna valutare il comportamento di questa madre e soprattutto se lei potrà offrire delle garanzie nell’immediato futuro, dimostrando che quello che ha detto, lo ha riferito in un momento dettato da una condizione di iper emotività con stato confusionale, che l’ha portata a commettere un errore, che non deve essere più ripetuto.
E comunque ripeto che le condizioni migliori per la crescita di questa bambina sono tre; tranquillità sicurezza ed amore e affetto. Altre metodologie risultano del tutto artificiose».