Per il Reddito di cittadinanza si profila una stretta soft: nessuna abolizione del sussidio di povertà da un giorno all’altro per i percettori abili al lavoro, ma un percorso a esaurimento. «Un décalage e un sistema che incentivi le persone a lavorare», dice il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Che torna sul “luogo del delitto”, visto che ricopriva lo stesso incarico nel primo governo Conte quando, nel 2019, fu varato il Rdc, che ora Lega e centrodestra hanno nel mirino.
«Anche allora avevamo un’impostazione diversa dai 5 Stelle», dice Durigon, solo che la Lega lasciò mano libera ai grillini sul Reddito in cambio di Quota 100, cara al Carroccio. Anche oggi i due piani sono collegati, visto che il governo punta a risparmiare sul Rdc per aumentare la flessibilità su quella che nel frattempo è diventata Quota 102.