Una buona, anzi ottima, notizia per la provincia salernitana che dopo il brand internazionale “Amalfi Coast” e la crescita esponenziale del brand “Salerno” può fregiarsi di un altro importante riconoscimento del turismo domestico che premia il Cilento, la sua straordinaria biodiversità un’area parco certamente straordinaria ma non soltanto natura e protezione ma anche cultura storia, tradizione, dieta mediterranea ed ospitalità.
Una energia potenziale altissima – dichiara il numero uno di Confesercenti provinciale di Salerno Raffaele Esposito –, come Assoturismo Provinciale abbiamo apprezzato moltissimo questa indagine che premia certamente un territorio, ma premia soprattutto chi vive quel territorio e chi cerca di fare impresa in quel territorio straordinariamente bello a sud della provincia salernitana, che nonostante ancora le forti contraddizioni, come lo spopolamento, i servizi di viabilità ed accessibilità, la destagionalizzazione i servizi sanitari da implementare, riesce a tirare fuori con il “sudore” di chi ci ha creduto, un marchio territoriale che fino a qualche anno fa veniva frainteso con altre località italiane.
Il “Cilento” ha finalmente la sua ossatura la sua identità, almeno nella visione domestica, frutto di attori “piccoli” sulla carta che hanno messo l’anima per garantire vivibilità e servizi agli ospiti nazionali ed internazionali è certamente un premio per chi vive questa terra, per chi non ha voluto abbandonarla, per chi ci ha investito e continua ancora a credere in questa energia meravigliosa che si può “ascoltare” in ogni angolo di questa ricca e straordinaria terra patrimonio UNESCO.
Le tante iniziative di impresa legate alla risorsa mare, alla tradizione, alla tutela ed alla ospitalità stanno facendo conoscere anche “grazie” alle estati della recente pandemia un paradiso alla portata del turismo nazionale che adesso però dovrà lavorare anche per garantire flussi internazionali importanti al pari della costiera amalfitana.
Come provincia salernitana – prosegue il Presidente Esposito – abbiamo ora ufficialmente due brand strategici per premiare ulteriormente i territori ed i loro apparati economici produttivi, bisognerà saper coniugare l’efficacia del marketing ad una mirata promozione e ricettività per non far sì che la troppa aspettativa si trasformi in un effetto boomerang e che si ritorca contro, per questo sarà necessario adesso lavorare in maniera concertata, anche a livello istituzionale, a concetti come l’ospitalità e l’accoglienza ed in generale sulla formazione turistica di qualità, nell’ospitalità alberghiera e quella extralberghiera, coinvolgendo il mondo dell’impresa e dell’associazionismo, i motori veri ed originali delle nostre comunità, che hanno a che fare con il pubblico e trasmettono emozioni ed esperienze uniche.
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