Ma se non sei nelle grazie del “capo” qualcuno, a lui vicino, ti dirà che non c’è spazio oppure che la “notizia” non ha “dignità” di essere pubblicata.
Eppure, nell’ordinamento professionale è scritto che è un dovere pubblicare “compiutamente e correttamente” le notizie di interesse generale
La frase “conti se conosci qualcuno” vale anche nel mondo dell’informazione
Un altro dovere disatteso riguarda i giornalisti professionisti disoccupati che hanno priorità nel lavoro. Non tutti sono a conoscenza che al giornalista professionista è inibito ogni altro lavoro al di fuori di quello dell’informazione.
Un espediente furbesco è quando si decide di pubblicare un avvenimento non nello spazio dovuto, per l’eco che può avere nell’opinione pubblica, ma ridotto ai minimi termini. Un sistema che non è di assoluzione rispetto a ciò che è codificato nella deontologia professionale. Qualcuno ha detto: “siamo in tanti, ma non lo siamo tutti”
di Enzo Todaro
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