I reati contestati – si legge in un comunicato della Procura – riguardano varie ipotesi delittuose di natura fiscale ed, in particolare, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti finalizzate all’evasione dell’IVA, omessa dichiarazione ed infedele dichiarazione fiscale. Le indagini hanno permesso di ricostruire, nello specifico, che le “società cartiere” avrebbero acquistato sistematicamente merce in esenzione d’imposta avvalendosi di false “dichiarazioni d’intento” esibite ai fornitori, simulando la qualifica di “esportatore abituale” che consente, agli operatori commerciali che operano con l’estero, di acquistare beni e servizi senza pagare lIVA, per poi rivendere la merce appropriandosi cosi dell’imposta incassata dalle successive vendite.
Comunicato Ufficiale Procura della Repubblica di Salerno