La prima dei non eletti al Comune di Salerno nella lista dei Progressisti, il cui nome è associato al fratello Davide, presidente della Cooperativa san Matteo e tra i 29 indagati nell’inchiesta sulle coop, e al marito, Gianluca Izzo, autore del presunto audio intimidatorio diffuso attraverso whatsapp in occasione delle elezioni e destinato proprio ai lavoratori della cooperativa di cui era il presidente di fatto, si dice pronta ad entrare in Consiglio comunale, qualora ci fosse un rimpasto in giunta: «Inizialmente non lo ero, ma ora sì. Anche perché devo dare risposta ai miei 819 voti. Sì, sono pronta. Più che mai».
La Francese ha raccontato anche quello che ha vissuto all’epoca: «Abbiamo subito cose che un delinquente magari se le aspetta, ma una persona perbene no. E poi siamo usciti tutti i giorni sui giornali quasi come camorristi, perché così ci hanno definito.
Non solo: dei contatti social mi hanno bombardato prendendo mie foto e facendo commenti assurdi».