Ha costruito il suo doppio titolo italiano vincendo sin da inizio stagione e continuando imperterrito a farlo fino all’ultima gara, quando avrebbe potuto gestire il vantaggio ma ha invece azzannato l’ennesima vittoria di gruppo e classe mettendo negli specchietti anche tutte le N1600, sull’asfalto viscido di Serrastretta.
Una stagione memorabile quella di Domenico Murino, che ha letteralmente sbriciolato qualunque numero precedente, imponendo il suo ritmo in ogni gara con la forza di un talento proprio e del feeling assoluto con la sua Peugeot 106 costruita dall’Officina Barbarulo di Saverio e Giovanni Barbarulo, curata come assetto dalla TS TecnoSuspension di Ferdinando Capaldo e come gestione elettronica dalla Morra Elettronica di Gianni e Bruno Morra, tutti loro preziosi per il raggiungimento di questo splendido doppio traguardo.
Il pilota di Fisciano (Salerno) guarda ora con rinnovato entusiasmo al 2023, in cui capitalizzerà la sua accresciuta esperienza ed il valore dei suoi partner tecnici per restare ad alta quota anche in futuro. Ringraziamento che si estende doverosamente alla sua famiglia, soprattutto al fratello, al padre ed al cognato Francesco, all’Aci Salerno, segnatamente nella persona di Antonio Milo ed a Pietro Giordano, presidente della Tramonti Corse, uomo di corse e pilota navigato che ha riposto da subito tanta fiducia nelle capacità di questo ragazzo, dimostrando ancora una volta di averci visto giusto.
Comunicazione Scuderia Tramonti Corse
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