Conseguenzialmente, le trivellazioni avrebbero provocato il licenziamento di una grande fetta di lavoratori stagionali e inciso negativamente nel bilancio di alcuni importanti comuni che si affacciano sul mare del Golgo di Salerno
Non fu presa in alcuna considerazione che le trivellazioni avrebbero anche provocato l’inquinamento marino ed effetti negativi sulla fauna marina.
Nel corso di una conferenza stampa un vertice apicale della Elf affermò il contrario ed aggiunse che si viveva bene soggiornando su una piattaforma petrolifera.
Una opinione che non fu tenuta in alcun conto dai Comuni della Costiera Amalfitana e Cilentana, delle Associazioni ambientaliste, delle Associazioni degli Albergatori e dei Commercianti, dai Verdi che fra le tante iniziative contrarie alle trivellazioni organizzarono anche un corteo di protesta che sfilò per il centro cittadino di Salerno
Intanto, il TAR, organismo giudiziario a cui aderirono alcuni avvocati amministrativisti a tutela dell’ambiente, sentenziò la sospensiva della concessione
Nel 1996 la ‘ELF’ decise di non proseguire nelle trivellazioni per la ricerca petrolifera. Intanto il parlamento approvò una Legge che vietava ricerche e trivellazioni nei Golfi di Napoli e Salerno.
Un provvedimento governativo a tutela della Campania che il Ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) certamente terrà in debita considerazione nel momento in cui ritiene necessarie le trivellazioni nel mare Adriatico. Una decisione che ha provocato già molte contestazioni e la volontà delle istituzioni dei Comuni lungo la fascia del Mare Adriatico di presentare alle competenti autorità un documentato ricorso contro la ripresa delle trivellazioni nel mare adriatico alla ricerca del gas
di Enzo Todaro