“A Salerno se ho fatto qualcosa di buono è stato scegliere Nicola, che sa sempre affrontare col sorriso gli eventi peggiori calcisticamente parlando. Bisogna affrontare queste situazioni col pensiero positivo, e questo vale anche per le squadre che stanno lottando oggi. Spero nessuno abbia pensato di poter replicare quanto fatto dalla Salernitana l’anno scorso, perché non è cosa che si può fare sempre”.
“Il presidente della Salernitana è un personaggio forte dal punto di vista imprenditoriale, un uomo sicuro di sé e molto coraggioso. L’avvento di Iervolino è stato decisivo, non ci sono dubbi. Che è successo tra noi? Abbiamo litigato su una vera stupidaggine, su un equivoco. Il dramma della mia vita è che dico immediatamente le cose che penso. Sono pentito di non essere lì, la squadra mi piace e non nego che mi sarebbe piaciuto essere lì a combattere. Salerno ha una capacità di amare la squadra che si fa fatica a trovare. Quello che c’è lì non si può neanche raccontare, è gente di fede ed è una cosa difficile da spiegare”.