Il progetto della titolare Marianna Fierro prevede inoltre anche una novità assoluta: la seconda “possibilità” anche per le spose del passato affezionate al proprio abito che potranno ridargli vita attraverso le modifiche delle mani “fatate” delle professionali sarte che lavorano incondizionatamente e con amore all’interno dell’atelier.
“E’ la nostra promessa, un progetto nato tre anni fa – sottolinea Marianna – siamo stati tra i primi a lanciare proprio la linea “Wedding dress green” e oggi continuiamo realizzando intere collezioni di abiti eco sostenibili. Il nostro è un impegno a lungo termine per ribadire il “sì” più romantico anche alla nostra terra, alla natura, all’ambiente. Affrontiamo la rivoluzione “bridal” anche dal punto di vista della sostenibilità.
Ci piace pensare ad un’idea di nozze che sia ad impatto zero”. Poi, tra l’organza e i tessuti, si intrecciano sempre nuove idee: “Tra le novità c’è anche l’idea di dare una seconda vita all’abito da sposa – ha concluso Marianna – modificandolo, ad esempio, per utilizzarlo durante un’occasione importante”.