Boulaye Dia, attaccante classe 1996. Un nome familiare ai più attenti, ma che circola solo da un paio di anni nel mondo del calcio professionista. Fino a poco fa, faceva parte del parco attaccanti del Villareal, stregando anche l’Europa nella stagione precedente indossando la maglia del Reims, in Ligue 1
Boulaye Dia nasce in Francia, nella città di Oyonnax. Il suo legame con il pallone è evidente fin da piccolo, probabilmente trasmesso dal padre. Quest’ultimo è infatti un’ex calciatore dilettante in Senegal, poi trasferitosi in Francia alla ricerca di una vita migliore.
Si tratta di un ragazzo come tanti. Sogna di giocare a calcio, magari da professionista. La strada però (nonostante l’evidente talento) è sempre stata in salita per lui. Da adolescente Boulaye tenta diversi provini in Francia: la prima idea è al Saint-Etienne, dove non riuscirà però mai a presentarsi. Qualche anno dopo entra in prova con il Lione, sarà scartato. Ancora un tentativo, questa volta addirittura in Galles, ma l’esito sarà sempre lo stesso.
Ormai le sue speranze di arrivare nel calcio ai grandi livelli sono ridotte, lui per primo sembra non crederci più. Inoltre, la salute del padre inizia a peggiorare, serve concretizzare. L’idea di rinunciare al sogno di una vita è dietro l’angolo. Così, Boulaye Dia nel tempo si specializza come elettricista, farà anche un colloquio con Mc Donald’s. Il grande sogno del calcio professionistico sarà sempre più ai margini per lui. Fino a poco più di tre anni fa, questo era Boulaye Dia.
Come detto in precedenza, il talento non è mai mancato. Chi crede in lui infatti, lo spinge a proseguire verso il sogno del professionismo, convinto delle capacità del ragazzo. Giocava nella quarta serie francese, nello Jura Sud, la squadra della svolta. Tra i dilettanti, nel 2018 Dia mette a segno 15 gol in 21 presenze, attirando le attenzioni di club importanti. Tra tutti, è il Reims a bussare con più decisione alla porta del ragazzo.
Da questo momento, la sua vita verrà stravolta. Dalla stagione 2019-20 diventerà molto velocemente una macchina da gol in Francia. Addirittura, durante l’annata successiva, a metà stagione Boulaye Dia aveva realizzato gli stessi gol di Mbappé in Ligue 1, dodici. Inevitabili a fine anno le attenzioni dei grandi club europei. Si parla di Premier League, alla fine a spuntarla sarà il Villareal, sua ultima squadra prima della Salernitana.
A maggio segna al Liverpool, nella semifinale di Champions League. È una rete pesante. Non per il risultato, ma per la costruzione della sua identità. In estate cambia ancora. Stavolta arriva in Serie A, a Salerno. Per convincerlo ad accettare il trasferimento Morgan De Sanctis gli ha fatto vedere un video della Curva Sud. È l’incipit di un rapporto di amore che finora si è tradotto in sei reti in 13 match. Ora il Mondiale è storia in divenire. E Boulaye non ha smesso di sperare in un lieto fine: è suo il primo gol di Senegal in questa Coppa del Mondo, la rete dell’uno a zero contro il Qatar. Festeggia anche tutta la Salernitana.