Ha inoltre informato la Commissione, invitandomi a prendervi parte in qualità di esperta esterna, che il direttore D’Amato avrebbe preso l’impegno di riattivare in tempi brevissimi il servizio, nel rispetto, questa volta, della normativa nazionale ed internazionale, al contempo convocando presso l’azienda una delegazione consiliare, di cui sarò membro e parte attiva, per raccogliere spunti e riflessioni.
Voglio augurarmi che a questa presa d’atto segua un’azione concreta, non potendosi più protrarre il vuoto di accoglienza e sostegno creato dallo smantellamento del Percorso Rosa. Per tali ragioni, aspetterò la convocazione dichiarata, e seguirò con attenzione l’iter di riattivazione del servizio, perché non è possibile accettare di affrontare questa tematica sociale con mere dichiarazioni di facciata. Oggi, 25 novembre, la cronaca e i dati Istat sulle chiamate al numero 1522, ci ricordano quanto ancora ci sia da lavorare per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne e sulle bambine, e gli Stati, gli enti e gli organismi pubblici, e la politica, hanno il dovere e l’obbligo di adeguarsi alle prescrizioni e di lavorare in sinergia e congiuntamente per restituire alle generazioni che verranno una società libera dagli stereotipi di genere e dalla violenza”.