Il segretario della Lega giunse nella valle metelliana – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – per incontrare sostenitori e simpatizzanti, nell’ambito del tour nel salernitano per le regionali.
In sei sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, mentre tutti rispondono di radunata sediziosa, l’articolo del codice penale che punisce chi fomenta o promuove una rivolta. Circa 300 persone si dotarono di striscioni e oggetti che dovevano provocare disturbo o suoni molesti, come pentole, coperchi, tamburelli e una cassa amplificatore.
L’incontro di propaganda elettorale fu inoltre turbato – secondo informative di polizia – anche dall’accensione di un candelotto fumogeno.