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Femminicidio di Cava, il fratello di Nunzia: “I figli non vogliono più il cognome del padre”

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Ieri, in occasione del 25 novembre, data in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata di nuovo installata una targa alla memoria di Nunzia Maiorano, la 41enne di Cava che fu uccisa dal marito con 47 coltellate.

Il fratello della vittima, nella sala teatro dell’istituto pe penitenziario di Fuorni, nel corso di un incontro con i detenuti, ha portato – come scrive il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – una testimonianza raccapricciante: “Mio nipote ricorda tutto: ancora oggi non si dà pace e ripete sempre: sono il figlio di un assassino. 

Ora davanti al tribunale per i minorenni pende il procedimento per il cambio del cognome: i miei nipoti non vogliono più portare il cognome dell’uomo, che ha ucciso la loro mamma e vogliono che lui resti in cella per tutta la vita”.

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