“La tragedia immane di Casamicciola, in un’isola che già paga un elevato rischio sismico, è lo specchio drammatico di un territorio dove ai fatti e alle grandi opere si sono preferite le parole di cordoglio e le passerelle ipocrite. Sarebbe paradossale, oggi, limitarsi a prendersela con le piogge. Quanto accaduto stanotte è la conseguenza inevitabile di decenni di mancati interventi strutturali di prevenzione del dissesto idrogeologico e dei frequenti incendi di macchia mediterranea, che hanno fortemente compromesso la staticità di un territorio già fragile. Una negligenza perpetrata in un’area caratterizzata da sempre da cementificazione selvaggia e abusiva.
E non può essere una casualità se oggi a Ischia contiamo il terzo evento franoso in poco più di 15 anni, che ha provocato morti e feriti. Mentre, a un quarto di secolo dalla peggiore alluvione che la storia della Campania ricordi, i cittadini di Sarno e Quindici ancora tremano quando viene giù un temporale.
La mia vicinanza va oggi ai familiari delle vittime e ai tanti sfollati, nella speranza che le persone attualmente disperse vengano al più presto messe in salvo. Ci si concentri sui soccorsi, ora, ma si lavori fin da subito perché le nostre terre siano messe in sicurezza e non si debba più assistere a tragedie del genere”.
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