Il cane si trovava in casa con la sua famiglia quando la frana del monte Epomeo ha spazzato via tutto, lasciando solo fango, alberi spezzati e carcasse di automobili. È proprio in una di queste che l’Akita bianco si è rifugiato, unico sopravvissuto della sua famiglia umana. «Il cane si trovava a Casamicciola, nella zona più colpita dagli smottamenti – confermano a Kodami i volontari della sala operativa della Protezione Civile – Con la speranza che non piova più continuiamo le ricerche fino a quando non troveremo tutti i dispersi, il fango però è tantissimo e la possibile presenza di persone impedisce di usare i mezzi più grandi per togliere i detriti. Bisogna procedere con estrema attenzione».
Quando è stato trovato il cane era visibilmente affamato e molto spaventato, come riportano i volontari della Lega Animali e Ambiente delle isole del Golfo (Laai), presenti sul posto insieme ai volontari della Protezione Civile e al personale dell’Asl Napoli 2. «Finalmente l’Akita della famiglia vittima della frana è stato recuperato e portato via da lì», hanno spiegato i volontari della Laai ai tanti che in queste ore hanno seguito le operazioni di salvataggio dell’animale. Yuki infatti era irremovibile: non voleva lasciare quell’auto appartenuta alla sua famiglia.
Come stanno facendo molti suoi simili, anche l’Akita dopo la frana a Ischia è tornato sulle macerie della sua casa. Ad attenderlo però c’era solo una lunga distesa di fango, e nessun muro ancora in piedi.
Per non allontanarsi troppo Yuki si è rifugiato all’interno dell’automobile semi-distrutta. Un riparo di fortuna in un mondo che deve essergli sembrato apocalittico. Yuki era legatissimo alla sua famiglia, composta da Giovanna Mazzella e Maurizio Scotto Di Minico. Entrambi trentenni, Giovanna e Maurizio da poco erano diventati genitori del piccolo Giovangiuseppe, la vittima più giovane della frana di Ischia: aveva appena 21 giorni.
fonte Kodami.it
foto da Video ANSA