Interverranno il sindaco di Celle di Bulgheria Gino Marotta, il sindaco di Sapri Antonio Gentile, la coordinatrice del Piano di Zona Gianfranca Di Luca, la coordinatrice del Centro Antiviolenza Iris Carmela Landi, il direttore sanitario dell’ospedale Immacolata di Sapri Claudio Mondelli, il capitano dei carabinieri Francesco Fedocci, l’avvocato Maria Visone dell’Osservatorio Violenza e Suicidio della Regione Campania, la responsabile dell’area psicologica dell’Osservatorio Marianna Trojano, e la dottoressa Maria Somma, direttore generale delle Politiche Sociali e Socio Sanitarie della Regione.
All’incontro parteciperanno anche gli alunni e i docenti delle Scuole Secondarie di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo di Torre Orsaia e, nel corso della manifestazione, sarà assegnata una borsa di studio intitolata a “Pierangela Gareffa”. “Spesso si pensa che i casi di violenza sulle donne – ha spiegato Gianfranca Di Luca, la coordinatrice del Piano di Zona – riguardino solo alcune sacche di arretratezza. Invece dovremmo aver chiaro come sia un reato diffuso ugualmente anche fra persone molto affermate, fra professionisti. Il problema è andare a destrutturare gli stereotipi che stanno alla base di questo tipo di violenza. La violenza sulle donne – continua la Di Luca – parte da una cultura di dominio di genere. Ecco perché bisogna lavorare soprattutto sulle scuole, sui più piccoli, è da lì che inizia la prevenzione”.
“Il nostro Comune – ha aggiunto il sindaco di Celle di Bulgheria – è da sempre in prima linea per sostenere le donne vittime di violenza. Con il Piano di Zona abbiamo messo in campo molti progetti che hanno permesso in questi anni di dare voce a numerose donne che subivano violenze di ogni tipo. Per questo – continua Marotta – è necessario continuare a lavorare su queste tematiche con maggiore impegno, senza sottovalutare l’importanza degli incontri pubblici che servono a dare coraggio e voce alle donne, e offrono una possibilità di riscatto. Ognuno può fare la sua parte, piccola o grande che sia, e noi ci siamo”.