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Covid e influenza, come riconoscerli: sintomi, differenze e punti in comune

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casi Covid sono tornati a crescere: si pensa che si raggiungerà il picco a ridosso di Natale, ha spiegato negli scorsi giorni ad Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco. Il rialzo dei numeri coincide però con la stagione influenzale e questo rende più complicato riconoscere quale virus respiratorio si sia contratto

La difficoltà nel distinguere l’infezione da Covid-19 da un’influenza è così diffusa che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dedicato una puntata del format “Science in 5” proprio a questo tema. La dottoressa Sylvie Briand, direttrice del Dipartimento di malattie pandemiche ed epidemiche dell’Oms, sottolinea come molti sintomi coincidano: febbre, mal di testa, dolori muscolari, starnuti e tosse

A questi, nel caso del Covid-19, si aggiungono la perdita di gusta e olfatto. Anche se, è bene precisare, in molte delle ultime varianti questa sintomatologia specifica del virus è scomparsa. L’Ospedale Bambino Gesù di Roma precisa che, quando si tratta di Covid, è più probabile sviluppare un mal di gola particolarmente intenso, complicazioni respiratorie e disturbi gastrointestinali, come ad esempio vomito, diarrea e mal di pancia

Un altro punto in cui Covid e influenza convergono è che entrambi possono verificarsi in maniera asintomatica (senza alcun sintomo) oppure paucisintomatica (con pochi sintomi, per lo più lievi). Tutte e due le infezioni sono poi molto contagiose

Per essere sicuri di aver contratto il coronavirus è quindi fondamentale sottoporsi a specifico tampone. La dottoressa Briand mette comunque in luce come la prevenzione rimanga un fattore fondamentale per evitare di cadere vittima sia del coronavirus che dell’influenza. Si consiglia quindi di lavare spesso le mani, ventilare gli ambienti chiusi che ospitano molte persone, utilizzare mascherine protettive e mantenere il distanziamento fisico

Diverse le tempistiche di incubazione delle due infezioni virali. Nel caso dell’influenza, si legge sul sito del Bambino Gesù, i sintomi compaiono di solito in un periodo compreso tra 1 o 4 giorni dal contatto con la persona infetta. Il Covid impiega invece dai 2 ai 14 giorni per manifestarsi, sempre che si tratti di una forma sintomatica

Un altro tema riguarda la possibilità di contrarre in contemporanea sia il Covid che l’influenza. Il presidente della Società italiana di malattie infettive, Massimo Andreoni, pensa che “teoricamente” sia un’eventualità che potrebbe verificarsi, anche se “non si conosce quale sia il risultato”. Si ipotizza anche “un effetto antagonistico”, con una delle patologie che “porta l’altra a manifestarsi in modo meno importante”

Le autorità sanitarie continuano intanto a raccomandare la vaccinazione come metodo “fondamentale” nel ridurre i rischi di malattie gravi legati a entrambe le infezioni. Lo si legge ad esempio in una dichiarazione comune della commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides, del Centro europeo perla prevenzione e il controllo delle malattie e del direttore regionale di Oms Europa Hans Kluge

“Continuiamo a incoraggiare le persone più vulnerabili – anziani, donne in gravidanza, persone con condizioni di salute sottostanti come le malattie cardiache e operatori sanitari – a vaccinarsi contro l’influenza stagionale e la Covid. Non lo diremo mai abbastanza: la vaccinazione salva la vita. Diminuisce le probabilità di essere infettati e riduce il rischio di malattie gravi dovute al Covid e all’influenza stagionale”, spiega ancora la nota

La linea è la stessa sposata dal governo italiano. “Dobbiamo affrontare insieme Covid e influenza stagionale, che questo anno pare si presenti molto forte, e dobbiamo farlo possibilmente con un’unica vaccinazione che è possibile fare appunto in una unica seduta“, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci

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