BANCHE PRONTE – Come spiega il Sole24Ore, le banche, al momento bloccate per il rialzo dei tassi Bce, sono pronte a far ripartire le agevolazioni per i giovani sotto i 36 anni e i nuclei monogenitoriali con figli minori che chiedono un mutuo prima casa. Queste categorie negli scorsi mesi hanno rappresentato una fetta importante dei finanziamenti
MUTUI PRIMA CASA GIOVANI – Il dl aiuti ter ha corretto il meccanismo sui tassi che di fatto aveva reso impraticabile per le banche concedere i mutui. Ora con la manovra il governo ha prorogato la misura sugli under 36 (e i nuclei monogenitoriali) anche per il 2023
LE ESENZIONI – La norma prevede l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. In caso di acquisto soggetto a Iva, è anche riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto
IL PALETTO DELL’ISEE – È anche prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo. Oltre all’età dei richiedenti, chi fa domanda deve avere un Isee non superiore a 40mila euro annui
SOSPENSIONE MUTUI – L’ultima bozza della manovra si occupa anche dell’accesso al Fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà sui mutui prima casa. Anche per il 2023 l’accesso sarà allargato a una platea più ampia, come accade dall’inizio della pandemia di Covid
CHI POTRÀ ACCEDERE – La sospensione delle rate del mutuo potrà quindi essere richiesta attraverso il fondo da lavoratori in Cig ma anche chi ha perso il lavoro, liberi professionisti e partite Iva in difficoltà economiche, oltre alle cooperative edilizie
L’ITER E LE TEMPISTICHE – Il Ddl bilancio è atteso alla Camera entro lunedì 28 novembre, dopo che la Ragioneria generale dello Stato avrà provveduto alla “bollinatura”’ delle relative misure