Inoltre il trend di novembre è ulteriormente in diminuzione. “Si tratta di un campanello di allarme importante, è la conferma di un anno difficilissimo”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo. Le preoccupazioni del presidente sono rivolte al futuro: “Rischiamo – aggiunge Raimondo – di vedere azzerata la crescita che, nonostante le difficoltà, il comparto era riuscito a conquistare dall’inizio dell’anno.
La resilienza post Covid che abbiamo dimostrato si è scontrata con le conseguenze economiche della guerra, con l’inflazione che galoppa, con un aumento dei costi impensabile, a cui stiamo cercando di fare fronte. Il risultato è un’incidenza significativa sulla redditività del comparto. Dopo una prima parte di anno in crescita con una media del +5%, da settembre in poi le aziende sono in affanno e bisogna intervenire subito.
Facciamo nostro l’allarme già lanciato da Assolatte e dalle associazioni di categoria sull’eccessivo aumento del prezzo del latte vaccino. La filiera bufalina – conclude Raimondo – vive la stessa situazione, partendo già da un costo altissimo del latte alla stalla, che in questo momento di difficoltà il mercato non riesce ad assorbire”.