E’ questa la misura, da inserire nel decreto Milleproroghe, ipotizzata – come riporta il sito web tgcom24.mediaset.it – a causa dell’aumento dei casi di Covid. La norma consentirebbe ai lavoratori fragili di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile e ai genitori di chiedere lo smart working nel caso in cui la mansione consenta il lavoro agile purché l’altro genitore non sia già a casa perché senza lavoro o con qualche tipo di ammortizzatore sociale.
Sulla materia c’è apertura anche da parte del ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, che ha avviato un’interlocuzione con i ministri Calderone e Schillaci.
Il problema si pone per i lavoratori fragili che non possono essere adibiti a diverse mansioni, come ad esempio la commessa e la cassiera. Se all’inizio della pandemia per questi lavoratori l’assenza del lavoro a causa della fragilità veniva equiparata a ricovero ospedaliero questa misura non è stata prorogata già con il decreto Aiuti bis. “Siamo a favore della proroga – ha detto la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese -, manca però la parte su coloro le cui attività non sono remotizzabili”.