“U.Di.Con ritiene sia necessario installare gli apparecchi salvavita in piazze e luoghi strategici di passaggio della città, tanto da essere facilmente raggiungibili e identificabili in caso di malori improvvisi di passanti in strada. Naturalmente a tutto ciò deve corrispondere un’adeguata preparazione all’utilizzo di tali strumenti di personale ad hoc, in primis gli agenti di Polizia Municipale che, in attesa dell’arrivo del 118, possano dare i primi soccorsi salvavita.
E qui subentra la seconda riflessione. Questa mattina, nessuno intervenuto sul posto era a conoscenza della presenza di due defibrillatori in zona. L’assenza totale di comunicazione e messa in rete tra autorità sanitarie e locali, lascia perplessi. Cosa sarebbe successo se gli operatori 118 avessero allertato i più vicini operatori della Municipale affinché intervenissero utilizzando un defibrillatore (in attesa dell’arrivo di un’ambulanza)? U.Di.Con ritiene sia indifferibile un intervento in tal senso attraverso due percorsi paralleli: installare un maggior numero di defibrillatori in luoghi pubblici e attivare una rete di comunicazione interistituzionale che, previa formazione, consenta un rapido intervento in loco.
“La morte del runner lascia molto amareggiati, dichiara Anna Della Mura, Presidente Regionale di U.Di.Con. Facciamo in modo almeno che possa essere il “la” ad un cambiamento di rotta per la sicurezza dei cittadini”.
Solita Salerno, c’è tutto , ma tutti ne sono all’oscuro.