A denunciarlo è stato il giornalista salernitano Gabriele Bojano, attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook: “Praticamente distrutta l’installazione che in tanti avevano scoperto per accompagnare verso una seconda vita i propri vecchi libri. Sono incazzato nero, ma perché questa città non riesce a coltivare la bellezza?“.
Il giornalista, poi lancia un appello “a quanti come me sono indignati e delusi: perché non proviamo ancora una volta a far vincere il buon senso e il buon gusto? Perché il bookcrossing non diventa una sfida intelligente per il nostro futuro e quello dei nostri figli?
Sarebbe bello che qualcuno, un imprenditore in vena di mecenatismo, una fondazione o un istituto bancario, prendesse a cuore lo spazio distrutto in Villa comunale ma che nel contempo, d’intesa con il Comune, ne aprisse tanti altri simili negli altri parchi cittadini.
Una vera e propria rete di bookcrossing per comprendere il valore del libro fin da piccoli. La cultura ha bisogno di rigenerarsi e questo ne sarebbe un bellissimo esempio. Illuminante, direi. Voi che ne pensate?”.
Bene, ottima idea, ma iniziamo a far capire a tutti, in ligua italiana, di cosa si tratta! Uno scambio di libri gratuito, per tutti coloro che amano la lettura, non solo per una ristretto cerchio di “intelletuali”…internazionali…
E’ una città degna solo di Attila!!! Innanzitutto l’assenza di cultura è a palazzo di città, dove esiste un’amministrazione che non fa un tubo per promuovere eventi culturali. Niente di niente. Poi c’è una generazione di adolescenti che neanche a parlarne! E i risultati sono questi.