Il riempimento delle strutture ricettive è mediamente per 3-4 notti e in media sul 93% per Napoli e le zone turistiche, con gli altri capoluoghi, Avellino, Caserta, Salerno e Benevento, che tengono più che bene. L’incremento per il settore alberghiero rispetto a un anno fa è stato importante: Napoli fa da traino, con vari sold out negli alberghi e nei B&B nel centro storico, ma percentuali di 95/97% nelle altre zone di interesse turistico-culturale, fino a scendere, con media comunque sopra il 90%.
Ma in tutta la Campania si registrano percentuali di riempimento alberghiero ed extralberghiero molto importanti. Lo stesso dicasi per la ristorazione e per il commercio, senza dimenticare il restante comparto turistico, tra autobus, guide, accompagnatori e tutto ciò che riguarda tale mondo. In questo weekend in Campania ci sono centinaia di migliaia di turisti, nonostante il maltempo, che non sta favorendo l’affluenza di visitatori, e i Mondiali in Qatar, che trattengono a casa davanti alla Tv molti residenti appassionati di calcio».
Più che soddisfacente anche l’indotto economico anche per il commercio
«A Napoli – aggiunge Vincenzo Schiavo – su 25 milioni di fatturato il 25%, oltre 5 milioni, è stato o sarà incassato dal commercio, tra lo shopping, i souvenir e i capi made in Campania, eccellenze della nostra regione. In assoluto Napoli- secondo le nostre stime – è tra le prime città italiane per riempimento alberghiero e per affluenza di turisti. Un dato confortante per le nostre aziende vista la crisi economica e il caro bollette».