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Inflazione, i rincari di Natale per regali e cenone: la classifica

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Nei mesi dell’inflazione galoppante l’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato gli ultimi dati Istat disponibili per stilare le classifiche dei regali di Natale e dei cibi del pranzo natalizio finora più rincarati rispetto allo scorso anno

Per la classifica dei regali, al primo posto le macchine da caffè in cialde o capsule che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più

Al secondo posto i film in dvd che salgono del 23,6%

Medaglia di bronzo per fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%. Se si vuole regalare una friggitrice ad aria o un forno a microonde si sborsa l’11,6% in più rispetto al 2021. Al quinto posto la telefonia fissa, con +11,5%. I gioielli saranno anche per sempre, ma per averli ora si spende un supplemento del 9,4%. In settima posizione le centrifughe, +8,8%

Si segnalano gli aumenti contenuti, almeno per ora, delle calzature (per donna +2,1%, per uomo +0,4%) e dei giocattoli (+1,8%)

Addirittura in deflazione i libri di narrativa (-2,2%) e la telefonia mobile (-5,6%). Mentre chi ha intenzione di regalare una penna dovrà pagare una maggiorazione del 6,8%. In aumento anche creme, dopobarba, deodoranti, rossetti, fondotinta, mascara, profumi che segnano un rialzo del 6%

Seguono lampade (+5,7%), biciclette (+5,2%), piatti e tazzine (+5%), pentole e strumenti musicali (+4,8% per ambedue). Una tovaglia natalizia è un classico, ma la pagheremo il 4,7% in più. Poi frullatore a immersione, macchina impastatrice (+3,9%), indumenti per uomo (+3,4%), computer desktop, computer portatile, notebook, tablet (+3,3%), Indumenti per donna (+3,2%). Chiudono la top 20, guanti, cravatte, cinture con +3%

Per la classifica dei cibi e delle bevande tipiche del pranzo o del cenone di Natale ‘vince’ la frutta fresca esotica che cerchiamo per le festività e che sale del 19,3% rispetto a un anno fa

Medaglia d’argento per il pollame che vola del 18%

Sul gradino più basso del podio i formaggi, +16,8%

Anche se di solito avanzano, non mancano i contorni. In particolare, per alcune ricette regionali non possono non esserci carciofi (abbacchio al forno) e patate (pesce stocco) che rincarano, rispettivamente, del 16,2% e del 16,1%

I dolci non possono mancare, anche per i regali, ma quelli confezionati lievitano del 13,8% (va meglio per quelli freschi +6,6%).

Segue il pane fresco, molto gettonato per via degli affettati, che registra un +13,3%

Ravioli, tortellini, cappelletti e agnolotti aumentano del 12,5%. Poi la carne bovina con +8,6%, seguita a stretto giro da quella ovina con +8,5%

Il pesce fresco ci costerà l’8,2% in più rispetto allo scorso anno, ex aequo con gli affettati. Non va bene neanche per chi, come antipasto, prende polpi o gamberi o cucina cozze e vongole: +7,5%

Se vogliamo brindare con uno spumante o pensiamo di regalarlo dovremo sborsare il 6,7% in più. Seguono frutta secca (+6,4%), vini e liquori che salgono, rispettivamente, del 6% e del 5,3%. Chiude la top 20 il cioccolato, con +3,6%

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