Non gli rimane più nulla se non la speranza di rivedere Dmitrii, giovane recluta dell’esercito russo.
“Due ragazzi innocenti che, nonostante siano costretti a separarsi, non si considerano mai dei vinti e, spinti dalla speranza imprescindibilmente inesauribile, combattono attivamente e pacificamente le avversità per tornare a vivere insieme il loro amore. – dichiara il giovane regista Nicolas Morganti Patrignani – Il contesto bellico in Borderless è anche metafora di tutti gli ostacoli che, spesso indisturbati, invadono il mondo, pregiudizi, trappole, fili collegati ad esplosivo in grado di uccidere l’amore”.
Per l’artista Rosario Gorgone è un tentativo di smuovere gli animi per far uscire lo spettatore da uno stato di apatia, di indolenza: “Siamo la società più informata della storia umana, ma abbiamo il cuore vuoto. Vediamo tutto, sappiamo tutto, ma sentiamo pochissimo. Borderless è l’urlo di dolore che non possiamo inghiottire, è il nostro bisogno di restituire alla guerra ed alle sue atrocità il dolore insanabile di chi lo patisce. Da cui forse dovremmo empaticamente lasciarci attraversare, toccare, urtare. Per correre in strada o persino raggiungere le frontiere e fermare la guerra”.
L’opera, già selezionata all’Amarcort Film Festival 2022 di Rimini e al Milan Gold Awards, vincitrice del premio Silver Award – Music Video, è in realtà un ibrido tra videoclip musicale e cortometraggio. In principio, il progetto prevedeva la realizzazione di un videoclip musicale per un brano eseguito al pianoforte. Poi, col susseguirsi delle lavorazioni, questo videoclip ha assunto sempre di più le sembianze di un cortometraggio drammatico cinematografico.
In Borderless vengono trattate diverse tematiche, attuali e di rilievo sociale, come le conseguenze della guerra, la migrazione forzata, il lutto ma anche la passione, l’amore e la speranza.
Nonostante alcune scene siano ambientate in Ucraina e vicino al confine moldavo, le riprese si sono svolte interamente in Italia, tra Roma e Rieti. Anche gli attori che interpretano i personaggi sono italiani: l’attore romano Alessio Curzi recita la parte del protagonista, il ragazzo russo è interpretato dal bresciano Matteo Accardi mentre la nonna di Denys dall’attrice di origini torinesi Cristina Golotta.
Una narrazione di 11 potenti minuti con un forte impatto emotivo che, senza battute e con la musica al pianoforte che si intreccia alla trama, colpisce e fa riflettere chi assiste alla guerra e alle sue ricostruzioni.