Oltre ad aver “scattato” una fotografia dello stato di completa arretratezza della mobilità sostenibile in una città, di media entità, prevalentemente pianeggiante, dove la gran parte della popolazione non vive nei quartieri alti, non ha potuto trovare una pista ciclabile che sia una, oltre le ataviche mancanze di parcheggi di interconnessione con navette pubbliche o percorsi pedonali.
Se, però, l’analisi del traffico della società fosse stato effettuato in questo periodo, ritengo che la diagnosi sarebbe stata ancora più impietosa. Ogni giorno centinaia di cittadini passano decine di minuti, per non dire ore bloccate nel traffico specie se raggiungono la città dai paesi a Nord di Salerno.
Lavori “eterni” sul tratto Cava-Vietri-Salerno vedono automobilisti disperati. A questi però si aggiunge l’incapacità di questa amministrazione di prevedere percorsi cittadini “alternativi”; il cantiere dei box di via Cavour è divenuto oramai parte della skyline della città; il tratto di Lungomare che darebbe una viabilità alternativa all’autostrada ed alla tangenziale è divenuta ad una sola corsia gettando i cittadini in preda al panico: sono ingabbiati e qualunque strategia inventino trovano l’amministrazione comunale (o chi per essa, come in questo caso un privato) pronta a sbarrare la strada.
Questo si somma al parcheggio “selvaggio” in molte zone della città dove i cittadini sono sempre più esasperati, non avendo alternative pedonali-ciclabili specie nei periodi freddi e piovosi, in corrispondenza delle festività natalizie.
Se da un lato i cittadini salernitani non sono invogliati a lasciare a casa le autovetture, peggio ancora per i pendolari, che in una regione dove il trasporto pubblico è una chimera, raggiungono il posto di lavoro in ritardo e già “stressati”. Eppure, basterebbero piccoli accorgimenti.
Da mesi in Commissione Mobilità propongo le zone a traffico speciale nei pressi delle scuole e laddove ci siano dei lavori migliorie; le carenze di personale della Polizia municipale sono note come pure l’ideologica avversione verso i percettori del Reddito di cittadinanza, che potrebbero aiutare in queste operazioni come succede in città a noi limitrofe.
Nel caso del cantiere dei box di via Cavour basterebbe impedire il parcheggio sulle strisce blu nel tratto “ad una corsia” così da agevolare il transito. In particolare, la mattina il parcheggio di piazza della libertà è semideserto e potrebbe essere usato quale alternativa per il parcheggio e liberare questa porta di ingresso alla città. Le deleghe alla mobilità sono in capo al sindaco, che evidentemente non ha il tempo per occuparsene, né decide di nominare un assessore competente che possa interessarsi a tempo pieno della mobilità cittadina. E’ ora di svegliarsi e accendere la luce…non d’artista ma quella della civiltà”.