CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA – Le domande possono essere presentate da co.co.co (collaboratori coordinati e continuativi); assegnisti di ricerca; dottorandi con borsa di studio; lavoratori stagionali; intermittenti e lavoratori dello spettacolo
CHI NON DEVE PRESENTARE DOMANDA – Non devono presentare domanda i percettori del reddito di cittadinanza; i pensionati; i titolari di prestazioni di invalidità; i titolari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola; i lavoratori dipendenti che dovranno presentare un’autocertificazione
REQUISITI – Per poterne beneficiare è necessario avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 20 mila euro nel periodo d’imposta 2021. Lavoratori stagionali e intermittenti possono presentare domanda solo se non hanno già percepito l’indennità nel mese di novembre 2022, ove spettante
COME FARE DOMANDA – È possibile trasmettere la domanda tramite il servizio online “Indennità una tantum 150 euro – Domanda”, accessibile anche tramite il Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Una volta autenticati con le proprie credenziali, sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate
LE ALTERNATIVE – In alternativa al servizio online, l’indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori)
QUANTE VOLTE PUÒ ESSERE PAGATO? – L’accredito può avvenire soltanto una volta: il sussidio infatti è stato immaginato come una tantum da parte del governo Draghi, che lo aveva predisposto già nel decreto Aiuti ter
POTRÀ ESSERE RIPETUTO NEL 2023? – Salvo clamorosi colpi di scena, il bonus 150 euro non verrà erogato nuovamente nel 2023: se il governo Draghi aveva ipotizzato una ripetizione della misura, lo stesso non si può dire per quello presieduto da Giorgia Meloni, che ha ritenuto più utile indirizzare i soldi verso altre misure
GLI OBIETTIVI DEL BONUS – Il bonus era nato come incentivo antinflazione per aiutare le famiglie a sostenere i costi per beni di prima necessità come farmaci e alimenti. I requisiti iniziali erano l’aver già percepito il bonus 200 euro e avere un reddito annuo inferiore ai 20 mila euro o una retribuzione di novembre sotto i 1538 euro, un criterio quest’ultimo che stringe di molto la platea dei beneficiari