È chiuso, a quanto si apprende da fonti di governo, l’accordo politico della maggioranza sull’aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. La modifica alla manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, in via di definizione
L’ipotesi era già trapelata sabato. “Grazie a Forza Italia ci saranno la proroga del superbonus al 31 dicembre e l’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75”, aveva detto la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli
Le trattative per alzare le pensioni minime andavano avanti da giorni. A permanere, però, era sempre il nodo delle risorse tanto che era spuntata anche l’ipotesi di una stretta sul Reddito di cittadinanza annullando l’agevolazione per gli over40, come ipotizzato anche in un emendamento del Terzo Polo
Forza Italia aveva ribadito più volte come ritenesse “imprescindibili” in manovra proprio l’aumento delle pensioni minime a 600 euro dai 75 anni in su e la decontribuzione “di almeno 8 mila euro” sulle assunzioni degli under 35
“Miracoli non ne facciamo e, siccome non c’era tutto per tutti, siamo partiti da chi ha pensioni e stipendi più bassi”, ha ricordato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando della legge di Bilancio, a margine della presentazione del “Piano Casa Regione Lombardia”, presso gli alloggi Aler di via Salomone, nella periferia milanese
Oltre alle pensioni minime, spuntano anche altre novità, dal bonus per l’acquisto di case ‘green’ alle nuove modifiche sugli extraprofitti. Intanto, viene data per fatta e si valuta un’ulteriore stretta al Reddito di cittadinanza, riducendo da 8 a 7 i mesi di sussidio e risparmiando circa 200 milioni
Mentre una parte della maggioranza spinge per le sette mensilità di Reddito di cittadinanza, la ministra del lavoro Calderone è cauta: “Non vogliamo intervenire con l’accetta”, ma garantire agli occupabili percorsi per il lavoro. Si profila la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2023, per Investimenti Sud, il credito d’imposta sugli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno
Per favorire la ripresa del mercato immobiliare, arriva la detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di case ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023
Cambia poi la norma sugli extraprofitti. Si riduce la platea, nonostante la tassa finora non abbia dato i risultati sperati: colpirà solo chi ha almeno “il 75% dei ricavi” dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Una mossa con cui “il governo si sta mettendo nei guai da solo tagliando di altri 50 milioni”, avverte il capogruppo in commissione di Avs Marco Grimaldi
Piccola retromarcia dell’esecutivo anche sullo ‘stralcio’ delle cartelle fino a 1.000 euro, finito nel mirino dell’Ue: slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 e potrebbero essere escluse le multe, consentendo ai Comuni di non applicare la norma. “Forse l’Ue non conosce i dati”, per queste cartelle “i costi di riscossione sono più alti di quello che si vuole incamerare”, spiega il viceministro Maurizio Leo, che difende l’intero impianto della tregua fiscale: “nessun condono”, ma c’è da intervenire perché le sanzioni sono a “livello di esproprio”, spiega
In manovra entreranno anche due misure stralciate dal dl Aiuti quater: la proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il superbonus al 110% e la norma ‘salva-sport’, che consente la rateizzazione in 60 rate dei versamenti sospesi per il Covid, a società sportive, federazioni e enti di promozione.
L’orientamento della maggioranza in commissione bilancio, secondo quanto si apprende, sarebbe quello di dare mandato al relatore lunedì a mezzanotte. Questo consentirebbe di chiudere il lavoro sul testo nella giornata di martedì per arrivare in aula mercoledì. Il possibile rinvio dell’aula è comunque sottoposto alla decisione della conferenza dei capogruppo già fissata per lunedì alle 13