La maggior parte degli italiani trascorrerà la Vigilia di Natale a casa, presso la propria abitazione oppure da amici E parenti. Circa il 32,6% prenoterà invece fuori casa almeno un pranzo, tra quello di Natale e quello del 31 dicembre, che sia in un ristorante o in un locale
Guardando alla spesa media per il menu classico del 24 dicembre, Federconsumatori stima che il costo finale sarà di 40,42 euro a persona. Per menu classico l’associazione intende un pasto con pietanze come insalata di mare, spaghetti, zuppa di pesce, spigola, patate, insalata, frutta e frutta secca, spumante, vino da tavola doc, caffè, un bicchierino di un superalcolico e qualche fetta di panettone
I menu low cost costeranno invece 21,80 euro a persona (+21,7% sul 2021). In questo caso, Federconsumatori intende un pranzo con alici marinate, spaghetti e preparato di mare, trota, patate, insalata di carote, frutta e frutta secca, caffè, spumante, vino da tavola, panettone e un bicchierino di un superalcolico
Per quanto riguarda invece il cenone di Capodanno, il menu classico – con piatti come vongole, salmone, anguilla, zampone e lenticchie – costerà 49,60 euro a persona (+9,6% rispetto al 2021). L’opzione più economica, simile a quella della Vigilia con l’aggiunta di pietanze come anguilla, zampone e lenticchie – comporterà una spesa inferiore del 40% rispetto al menu classico: 29,88 euro a testa (+6,7% rispetto al 2021). Gli aumenti più significativi riguardano il pesce e la frutta secca
Anche il Codacons, dopo aver rielaborato i dati Istat definitivi sull’inflazione, stima che tutto costerà di più questo Natale. Guardando sempre agli alimentari, la previsione di rincari per pranzi e cenoni è simile a quella di Federconsumatori: +13,6%. A parità di consumi, cenone della Vigilia, pranzo di Natale, cenone e pranzo di Capodanno costeranno agli italiani complessivamente 612 milioni di euro in più rispetto alla spesa sostenuta nel 2021
Tra i prodotti più utilizzati per preparare cibi e pietanze natalizie e che hanno subito aumenti consistenti troviamo il burro (+41,2%), l’olio di semi (+51,4%), la farina (+23,6%), le uova (+21,7%), il riso (+35,4%), la pasta (+23,6%) il pane (+16%)
Portare la carne a tavola questo Natale costerà in media il 10,5% in più, con punte del 18% per il pollo, mentre per un pranzo a base di pesce la spesa sale in media del 10%, con aumenti dell’8,3% per il pesce fresco, +14,8% il pesce surgelato, +9,2% i molluschi freschi
Il costo del latte conservato sale del 32,5%, mentre il fresco aumenta del 20,1%. I formaggi freschi segnano +26,2%. La verdura aumenta del 15,2% – con punte di oltre il 19% per insalata e cavoli – e le arance costano il 13,3% in più. Frutta secca e noci +6%
Per i dolci va messo in conto che si spenderà il 49,6% in più per lo zucchero. Anche brindare costerà di più: il vino rincara del 6%, i liquori salgono del 5,5% e lo spumante segna +7,3%
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