“Il periodo natalizio – ha sottolineato Guglielmucci – inizia oggi con un’aspettativa di 420.000 passeggeri fino all’8 gennaio. Abbiamo un turismo in entrata da 108 destinazioni nel 2023 e questo costituisce un’importante fonte di arrivi per l’economia e il turismo in Campania. E anche i campani approfitteranno di tante destinazioi internazionali da Napoli: su 420.000 transiti, 250.000 sono su direttrici internazionali perché, lo ricordo, 90 destinazioni sono internazionali sulle 108 totali”. Guglielmucci è quindi tornato sul possibile aumento da 6,50 a 8,50 dell’addizionale, deciso dal Comune di Napoli nell’ambito dei provvedimenti previsti dal Patto per Napoli firmato con il governo Draghi, un accordo salva-Comune che prevede fondi per 1,3 miliardi a fondo perduto, ma con una serie di interventi che l’amministrazione dovrà adottare per risanare il deficit.
“Sul rischio perdita di passeggeri in transito a Napoli – spiega – bisogna tenere conto che il mercato aereo è molto fluido e che le compagnie usano i propri aerei sulle rotte che ritengono profittevoli dal loro punto di vista. Oggi il trasporto aereo collega le città anche più remote: una volta se pensavi alla Francia andavi in aereo a Parigi, ora vai anche a Nantes o a Bordeaux. Lo stesso per la Spagna: 15 anni fa esistevano come destinazioni Madrid e Barcellona oggi invece hai Siviglia, Saragozza, dove si pensava di non arrivarci velocemente. Queste novità hanno reso ogni città con una propria dignità per ospitare il traffico turistico, Napoli è in concorrenza a livello continentale, perderebbe la raggiungibilità-convenienza”.