“Grazie a Pisapia – hanno fatto sapere dall’Associazione – amplieremo le nostre attività su cyberbullismo, cybercrimine, reati informatici, ludopatia online. Oggi questi reati avvengono nell’anonimato e passano per la disinformazione generale. Il nostro ruolo sarà quello di sensibilizzare e formare Enti, imprese, cittadini e costruire con i partner di progetto una coscienza digitale che aiuterà a ricostruire il tessuto sociale e delle imprese”.
Proprio in tal senso, Emanuele Pisapia ha proposto la creazione di un checkup di legalità denominato “Termometro della legalità”, una campagna di di comunicazione digitale in cui i cittadini potranno in maniera anonima misurare il livello di gravità delle proprie esperienze digitali online ed essere informati su quali enti coinvolgere e a quali istituzioni rivolgersi. Attraverso una serie di domande, insomma, si potrà “misurare” il grado di rischio e ottenere aiuto immediato.
“Stiamo sviluppando – ha detto Pisapia – una serie di strumenti che ci permetteranno come prima cosa di fotografare la situazione. Procederemo quindi ad un’analisi statistica per comprendere nel dettaglio i fenomeni che stanno attraversando il nostro Paese in questo difficile momento. Abbiamo bisogno di capire dove colpire per spezzare catene e circoli viziosi che conducono al racket ed all’usura. In tutto questo ci verranno in aiuto gli strumenti social e digital, linguaggi immediatamente comprensibili ed alla portata di tutti. Attività di prevenzione, di comunicazione, di accompagnamento alla denuncia devono sfruttare tutta la potenza della trasformazione digitale.”
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