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Ruggi, Pronto soccorso in difficoltà: aumentano i disservizi per pazienti e parenti

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Permangono e sono addirittura accentuate le criticità relative al Pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno.

A denunciarlo – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – è  Cittadinanzattiva”, “Tribunale per i Diritti del Malato” Ruggi Salerno e “Medicina Democratica” sezione di Salerno, che già lo scorso 30 ottobre avevano sollecitato l’Asl di Salerno, il direttore generale del Ruggi e il presidente della Regione per segnalare le criticità e i disservizi che puntualmente si presentano presso la struttura ospedaliera, a discapito dei pazienti.

Permane il contesto di solitudine, di abbandono e di paura che i pazienti vivono, maggiormente quelli non autosufficienti, contesto dovuto alla permanenza anche per 5 giorni nei locali del Pronto soccorso perché gli operatori non riescono a trasferirli nei reparti di degenza specifici per carenza di posti letto.

Il conseguente sovraffollamento mette a dura prova la capacità dei medici e degli infermieri di garantire una efficace assistenza, un immediato inquadramento diagnostico ed un trasferimento veloce nelle degenze specifiche. Alcuni pazienti vanno via dal Pronto soccorso, soprattutto quelli con minore autonomia e con più fragilità, perché è impedita la presenza, al loro fianco, di un familiare, così come è indicato nelle varie normative nazionali e regionali.

La lunga sosta in barella crea una situazione di angoscia e di paura per i pazienti ed un senso di impotenza e frustrazione per gli operatori.

Da qui la richiesta al sindaco Napoli e alla Conferenza dei sindaci dell’Asl di Salerno di intervenire per favorire la collaborazione tra Azienda Ospedaliera e azienda sanitaria locale per affrontare le varie criticità.

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