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La recita di Natale parla di morte, bimbi in lacrime e genitori infuriati

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Corato (Bari), una recita teatrale andata in scena il 21 dicembre, “La Cattedrale Vivente” dell’attore Roberto Corradino, si è trasformata in un momento di angoscia per i piccoli spettatori. Infatti, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, in platea erano presenti tanti bambini della scuola primaria Fornelli, protagonisti anche sulla scena, e i loro genitori. Nessuno però pensava che il tema trattato, la morte e il perdono, sarebbe stato affrontato in modo da spaventare i bambini, alcuni dei quali sono scoppiati in lacrime e sono stati portati via dai genitori.

Il monologo del regista – Come riporta il Quotidiano di Puglia, i piccoli alunni della scuola di Corato erano stati invitati allo spettacolo – patrocinato da Comune e Regione – e avrebbero dovuto anche partecipare attivamente alla recita. Tuttavia, il regista-attore ha esordito con un monologo che li ha spaventati e che li ha portati al pianto. “Dobbiamo cacciare l’ala dell’Angelo nero che annuncia la morte e quindi annuncia la Vita, perché se nasci tu lo sai che devi morire”, ha detto Corradino tra le altre cose. Dopo queste parole e la reazione dei figli, i genitori, infuriati, hanno portato via i bambini.

 

La reazione della scuola – “Ci dissociamo da quanto accaduto, poiché tutto quello che era stato preventivamente concordato dall’artista con i docenti referenti ha assunto connotazioni non facilmente comprensibili dai bambini di questa fascia d’età”, ha dichiarato la dirigente scolastica della scuola primaria Fornelli Rosella Lotito.

Le scuse dell’attore-regista – Roberto Corradino, dal canto suo, si è scusato e si è dichiarato disponibile a un dialogo con scuola e famiglie. “Vogliamo chiarire con le famiglie dei bimbi i fraintendimenti inattesi a cui siamo andati incontro – ha spiegato Corradino – evidentemente le parole utilizzate sono state poco chiare, le aspettative deluse e disattese. Purtroppo questa è una percezione reciproca, e noi di Associazione Verso Sud ci scusiamo e siamo prontissimi a un’apertura di dialogo diretto con la scuola e i genitori”.

Fonte: TGCom

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