L’uomo era accasciato sul pavimento, con il cuore che aveva smesso di battere a seguito di un arresto cardiaco, quando l’equipaggio di soccoritori del 118 è arrivato sul posto.
«Per fortuna c’era già un medico che stava facendo il massaggio cardiaco – ha spiegato l’infermiera – e mi ha dato il consenso a fare l’adrenalina perché senza l’autorizzazione dei camici bianchi noi non possiamo farlo. Ho messo le placche, l’ossigeno e l’accesso venoso.
Abbiamo proceduto con le scariche elettriche: ben sette, ma non ci siamo fermati fino a quando non ho visto che il cuore ha ripreso a battere. C’erano frequenza e respiro».