Particolarmente dura – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile on line – anche la leader dell’opposizione in consiglio comunale, Elisabetta Barone: «Ancora una volta scelte che vanno in direzione del consolidamento di privilegi! Il capodanno in piazza è una bella iniziativa che dovrebbe spingere le persone a celebrare la festa di fine anno con un rinnovato senso di comunità, oltre a evitare botti e lanci dalle finestre.
Non si comprende però la scelta di piazza Amendola, che potrà ospitare un numero contingentato di persone e pone problemi di viabilità e sicurezza, salvo non si voglia garantire ancora una volta, a chi ha le chiavi del palazzo, di godere dello spettacolo dall’alto, fuori dalla calca e dalla folla.
Se è vero, come è stato detto, che sarebbe stato necessario chiudere il parcheggio sottostante, si poteva organizzare un servizio navetta, anche dallo Stadio Arechi, per garantire I 600 posti sottratti. A meno che non siano vere le voci che girano secondo cui la piazza non reggerebbe il peso di una folla accalcata.
E allora: a cosa serve una piazza costata milioni e milioni di euro se non può diventare il simbolo dell’identità di questa città? ».